01 agosto 2017

VIETATO FRUSTARE I CAVALLI

di Annamaria Manzoni

Si, ma tranquilli solo a Castello di Montechiarugolo. Si tratta del titolo di un articolo del Corriere della Sera (14 luglio 2017), che si riferisce ad una realtà ad oggi anomala nel panorama ippico, italiano e non, non ad una legge, ma ad una iniziativa limitata all’ippodromo dell’Appennino emiliano, dove i responsabili hanno per la prima volta in Italia imposto il divieto di cui si parla, e a pochissime altre manifestazioni. Per la cronaca, esiste un solo precedente fuori dai confini nazionali e riguarda la Norvegia.

La notizia ha uno spessore che travalica la sorte dei singoli cavalli i quali, quando avranno la ventura di correre a Montechiarugolo, non potranno che stupirsi nel non essere fustigati, contratti e spaventati come saranno,  perché l’attesa delle usuali scudisciate è essa stessa tormento, nell’impossibilità a sottrarvisi, e perché non esiste comportamento che li metta al riparo: non è castigo ad una mancanza, a cui potrebbero imparare a sopperire, ma sorte ineluttabile; perché chi colpisce, e i cavalli non sanno  quando e quanto forte,  punisce un peccato non commesso.

Come è il veganesimo a illuminare il carnismo, vale a dire non si prende atto della relatività di una scelta fino a quando si viene posti davanti alla prova provata della possibilità di una scelta di segno opposto, allo stesso modo il divieto di colpire i cavalli induce a giudicare in modo diverso l’abitudine a frustare, talmente diffusa nel mondo dell’ippica da non fare notizia, da passare inosservata.


23 maggio 2017

LA CENA DI PITAGORA: CUCINA CRUELTY FREE CON STILE VICINO AD ALESSANDRIA

di Stefano Bovone 


Nell’OltrePo pavese, a pochi chilometri da Salice Terme sulla strada per Varzi, troviamo San Ponzo, piccolo borgo medioevale dove il tempo sembra essersi fermato; quasi completamente ristrutturato conservando lo stile tipico del passato con i tipici muri di pietra e i vicoli stretti in ciottolato è capace di regalarci angoli con scorci su piccole corti con giardini con prato all’inglese e fiori, lontano dallo stress e dalla frenesia della vita quotidiana a cui siamo abituati, il silenzio accompagnato dai suoni della natura ci trasporta in un mondo fuori dal tempo rigenerandoci di energia e le verdi colline che racchiudono questo borgo regalano passeggiate per tutti i gusti.

In una di queste corti, nella via principale, troviamo l’associazione “La cena di Pitagora” dove possiamo gustare prelibatezze cucinate senza crudeltà e dove è possibile pernottare nel B&B, due stanze con servizi dall’ atmosfera casalinga ma finemente curata e una pulizia che non ha nulla da invidiare alle grandi strutture alberghiere.

La prima cosa che colpisce è la gentilezza dei gestori della struttura che sanno immediatamente mettere a proprio agio i propri ospiti e i piatti, principalmente vegan, denotano competenza e amore verso il proprio lavoro, una ricerca del gusto in grado di regalare un’esperienza culinaria che non lascerà nessuno insoddisfatto, anche chi per il momento è ancora lontano da un tipo di alimentazione eticamente corretta.

Qui di seguito il link dell'associazione se volete informazioni o per prenotare


21 aprile 2017

MONSANTO COLPEVOLE DI ECOCIDIO

di Stefano Bovone

La Monsanto è stata riconosciuta colpevole di crimini contro i diritti umani sei mesi dopo l’apertura del processo civile intentato contro il gigante degli ogm. I giudici hanno espresso parere non vincolante sul caso chiedendo che venga riconosciuto l’ecocidio nel diritto internazionale .

Questo dopo l’accusa di aver commercializzato prodotti tossici, causa di morte di migliaia di persone.

La multinazionale ha dovuto rispondere alle sei domande che i giudici hanno loro formulato per chiarire obblighi e conseguenze di alcune attività da loro svolte.

La Monsanto ha agito per garantire la tutela di un ambiente sano, pulito, sostenibile, così come riconosciuto dal diritto internazionale (Risoluzione 25/21 del Human Rights Council, 15 April 2014), considerando anche le responsabilità imposte alle aziende dai Guiding Principles on Business and Human Rights?

Il diritto ad un “ambiente salutare” è rintracciato dal tribunale già nei risultati della conferenza Onu di Stoccolma del 1972. Il presupposto è che l’ambiente sano è la base perché i diritti umani si possano sviluppare. Secondo il tribunale, la Monsanto ha intrapreso attività che hanno avuto impatto negativo sulla tutela di un ambiente sano.

25 marzo 2017

CAVALLI: QUELLA VITA CHE FU TENUTA A FRENO

di Annamaria Manzoni

Uno frustato nel maneggio di Capalbio, uno abbattuto nella corsa sul ghiaccio a St Moritz


In questi ultimi giorni i cavalli sono divenuti protagonisti di almeno un paio di situazioni di interesse mediatico: e, visto il trattamento che devono subire, davvero ne avrebbero fatto volentieri a meno.
Una notizia, riportata su alcuni media stranieri, ma non risulta su quelli italiani, riguarda la corsa ippica (27.02.2017) del White Turf di St Moritz, interrotta in seguito alla caduta rovinosa di un cavallo, Boomerang Bob: secondo consolidata norma, il fantino ferito è stato trasportato in elicottero in ospedale, il cavallo più sbrigativamente è stato soppresso. Stava correndo al galoppo sul ghiaccio, perché questo è il White Turf.
Si potrebbe disquisire a lungo sul senso del costringere cavalli a correre  su un tale genere di “terreno”l e ancora di più sull’abitudine di risolvere le immancabili tragiche cadute con un colpo di pistola, che sembra spazzare via ogni responsabilità, poco cambia se ad essere teatro delle sconsiderate corse sono le nobili curve di Siena, i ghiacci elitari di St Moritz o le strade di una malfamata Catania.

02 febbraio 2017

ASSOCIAZIONI ANIMALISTE CONTRO LO ZOO APPENDINO


Le associazioni animaliste attaccano duramente la decisione della giunta di Torino che ha disatteso le promesse elettorali, decidendo di proseguire nella riapertura dello zoo di Parco Michelotti.

Il 28 gennaio 2017 è stata inviata una lettera aperta a Beppe Grillo che riportiamo in calce qui sotto:

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                                                                              Al Garante del Movimento Cinque Stelle Beppe Grillo 
                                                                         
                                                                                                      p.c.: Organi di informazione Loro Sedi 

10 dicembre 2016

FIDO QUANTO MI COSTI SE TI AMMALI!

di Stefano Bovone

Cosa sarebbe la vita senza i nostri amici animali, fedeli compagni della nostra quotidianità e membri a tutti gli effetti della nostra famiglia? 

Sarebbe probabilmente una vita piatta e triste, e per questo motivo, molti di noi sono disposti a molti sacrifici per poter  continuare a convivere assieme, consapevoli che se il nostro amico si ammalasse potremmo esser costretti a dover vendere un rene per poterlo curare.

Infatti, sui farmaci veterinari, c'è una così grande speculazione delle lobby del farmaco che possono arrivare a costare fino a 4 volte di più del loro equivalente studiato per uso umano.

Ogni anno in Italia si spendono circa 600 milioni di euro per le medicine veterinarie, un mercato ricco e fiorente in costante crescita, visto che sempre più famiglie condividono la casa con almeno un animale, una su quattro per l’Eurispes.

22 settembre 2016

IN AUMENTO L'ATTIVITA' MAFIOSA ATTORNO AGLI ANIMALI

di Stefano Bovone 


Qualche anno fa abbiamo per la prima volta trattato l’argomento delle zoomafie, cioè quelle organizzazioni malavitose radicate sul territorio italiano dedite allo sfruttamento degli animali.

Gli interessi di queste organizzazioni criminali vanno dalle corse clandestine, al commercio di cuccioli o animali selvatici, al combattimento di cani e tutto quello che possa fare arricchire in maniera illecita sulla pelle di esseri senzienti non umani.

Gli ultimi dati forniti da Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della Lav, che una volta all’anno stila il rapporto dove prende in considerazione segnalazioni, attività giudiziaria e di polizia, rilevano come nell’ultimo anno ci sarebbe stato  un consistente aumento dei combattimenti tra cani, settore cresciuto del 64% circa, del traffico di cuccioli, delle corse clandestine e del bracconaggio persino quello ittico, che nel nord Italia con la pesca del pesce siluro ha visto un’impennata.

È sempre più evidente la presenza di una sorta di affaristi zoomafiosi formati da imprenditori senza scrupoli e speculatori che, per il raggiungimento dei loro obiettivi, creano sinergie scellerate con delinquenti, funzionari collusi e faccendieri, uniti dall'interesse economico comune. 

Segnali di questo tipo si rilevano nel traffico di cuccioli, nella gestione dei canili, nell'allevamento e macellazione di animali, nella distribuzione agroalimentare. Nel traffico di cuccioli, ad esempio - conclude Troiano - è noto l'interesse di alcuni esponenti della camorra, mentre nella gestione dei canili basta ricordare le vicende di 'mafia capitale', che hanno evidenziato il tentativo di accaparramento degli appalti comunali".

10 agosto 2016

TROPPI MEDICI CIARLATANI SULL' ALIMENTAZIONE VEGANA

di Stefano Bovone


Biologi nutrizionisti, che si occupano di nutrizione vegetariana e vegana, non ci stanno più alla continua disinformazione perpetrata da colleghi al servizio di lobby del farmaco o della carne, così inviano un appello al proprio Ordine professionale chiedendo ai colleghi di prendere posizione contro questo clima antiscientifico da inquisizione nei confronti dell’alimentazione vegan.

Proprio in questo periodo si sta svolgendo una vera e propria caccia alle streghe sull’ alimentazione vegana propinando informazioni ascientifiche e fuorvianti per creare un clima di confusione allarmante.

25 luglio 2016

7 CONSIGLI PER UN' ESTATE A MISURA DI PET


di Stefano Bovone


Con l’arrivo dell’estate i nostri compagni a quattro zampe sono esposti come noi a colpi di calore che possono rappresentare un problema serio, per questo motivo di seguito troverete 7 consigli per tutelare la loro salute  e per cercare di rendere loro più sopportabili gli afosi mesi estivi.

Non lasciate mai un animale incustodito dentro l'auto

La temperatura interna dell'abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e trasforma la vettura in un vero e proprio forno.
Oltre i 30 gradi bastano 10 minuti per condannare il vostro animale a una morte certa e orribile.Se vedete un animale rinchiuso da solo in un'auto al sole, prestare attenzione ai sintomi di un eventuale colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata).
In tal caso, se non si interviene subito il pericolo di vita è grave, chiamate immediatamente le forze di polizia e un veterinario reperibile, nel frattempo cercate di creare ombra mettendo dei giornali sul parabrezza e se possibile gettate acqua all'interno per bagnare l'animale.