21 aprile 2017

MONSANTO COLPEVOLE DI ECOCIDIO

di Stefano Bovone

La Monsanto è stata riconosciuta colpevole di crimini contro i diritti umani sei mesi dopo l’apertura del processo civile intentato contro il gigante degli ogm. I giudici hanno espresso parere non vincolante sul caso chiedendo che venga riconosciuto l’ecocidio nel diritto internazionale .

Questo dopo l’accusa di aver commercializzato prodotti tossici, causa di morte di migliaia di persone.

La multinazionale ha dovuto rispondere alle sei domande che i giudici hanno loro formulato per chiarire obblighi e conseguenze di alcune attività da loro svolte.

La Monsanto ha agito per garantire la tutela di un ambiente sano, pulito, sostenibile, così come riconosciuto dal diritto internazionale (Risoluzione 25/21 del Human Rights Council, 15 April 2014), considerando anche le responsabilità imposte alle aziende dai Guiding Principles on Business and Human Rights?

Il diritto ad un “ambiente salutare” è rintracciato dal tribunale già nei risultati della conferenza Onu di Stoccolma del 1972. Il presupposto è che l’ambiente sano è la base perché i diritti umani si possano sviluppare. Secondo il tribunale, la Monsanto ha intrapreso attività che hanno avuto impatto negativo sulla tutela di un ambiente sano.

La Monsanto ha infranto il diritto di accesso al cibo riconosciuto dalla International Covenant on Economic, Social and Cultural Rights, dalla convenzione sui diritti dell’Infanzia e da quella sull’eliminazione di discriminazioni nei confronti delle donne?

Secondo il tribunale sì, interferendo sulla disponibilità di cibo e sulla capacità degli individui di accedervi, o limitando la possibilità di scegliere cibo non-Ogm. Inoltre, i semi geneticamente modificati rappresentano una minaccia per la biodiversità.

La Monsanto ha rispettato il diritto allo standard più elevato di salute?

Secondo il Tribunale questo diritto sarebbe stato violato commercializzando e vendendo sostanze pericolose e velenose pur conoscendone i possibili effetti.
Troviamo un cenno al glifosato e al Roundup, che sembra siano responsabili della salute umana e dell’ambiente.

La Monsanto ha violato il diritto di libertà indispensabile alla ricerca scientifica?

Per il Tribunale sembrerebbe di si diffondendo informazioni ingannevoli minimizzando le conseguenze dell’utilizzo dei propri prodotti e screditando studi scientifici indipendenti.

La Monsanto ha commesso crimini di guerra?

In questo caso non vi è una menzione specifica di prove concrete ma il dubbio rimane.

La Monsanto ha commesso crimini contro l’abiente?

Visto l’aumento della consapevolezza che alcune pratiche provochino disastri ambientali e la necessità di tutelare gli ecosistemi per la salute delle generazioni future e del Pianeta , alcune azioni della Monsanto potrebbero considerarsi un’ “ecocidio”

Sicuramente sentiremo ancora parlare in futuro di questo colosso ormai di proprietà Bayer e credo che sarà molto difficile ottenere un cambiamento di rotta, visto i capitali stratosferici che quest’azienda muove.