19 maggio 2015

VIVISEZIONE A BRUXELLES:FORSE SI VA NELLA DIREZIONE GIUSTA

di Stefano Bovone

Campagna #stopvivisection
La vivisezione,come ormai tutti dovrebbero aver compreso,risulta essere una pratica ascientifica e sicuramente poco utile per la salute dei malati,rallenta in modo imbarazzante la ricerca e permette la commercializzazione di qualsiasi prodotto,compreso quelli dannosi per la salute umana che vengono ritirati solamente in un secondo momento,dopo essere stati immessi sul mercato.
Nel primo lavoro condotto negli USA i ricercatori hanno valutato la percentuale di farmaci che negli ultimi anni avevano provocato gravi reazione avverse (morte, rischio di morte o invalidità permanente) in persone che li avevano assunti. Il risultato fu il seguente: il 51% dei farmaci che avevano superato brillantemente le prove sugli animali nella nazione tecnologicamente più avanzata,dopo la commercializzazione avevano provocato gravi reazione avverse,questo prova abbondantemente l’inefficacia di una ricerca basata su questo tipo di esperimenti.
Nel 2015 il progresso tecnologico e scientifico permetterebbe di utilizzare metodi sicuramente più efficaci per il test delle sostanze,purtroppo questi vengono fortemente osteggiati dalle case farmaceutiche che vedrebbero un consistente calo nel loro fatturato.

L’utilizzo di test scientificamente corretti non permetterebbe infatti la commercializzazione di tutto come adesso avviene,ma solo di quello che effettivamente porterebbero benefici e cure al malato.
Come ben sappiamo,anni addietro il parlamento Europeo si era espresso,varando una direttiva in materia di vivisezione che doveva essere recepita dagli stati membri,questa direttiva alla fine ha peggiorato notevolmente la situazione già abbastanza critica esistente nei laboratori di ricerca,non favorendo in nessun modo il passaggio all’utilizzo di metodi sostitutivi.
Con la mobilitazione della campagna “Stop vivisection” si è riusciti a portare al Parlamento 1.200.000 firme obbligando lo stesso ad una revisione e così lunedì 11 maggio,finalmente,una prima Audizione presso le Istituzioni europee si è svolta(a porte chiuse)presso la Commissione.
I risvolti di questa auduzione sono stati che la Commissione UE nelle persone del vice presidente Jyrki Katainen,del Direttore Generale della DG Ambiente Karl Falkenberg e di svariati altri alti dirigenti, in particolare della DG Ambiente ha espresso un significativo consenso sulle finalità di STOP VIVISECTION(ovvero sulla fine della sperimentazione animale)esposte dai suoi promotori, rappresentati da Gianni Tamino,André Ménache,Adriano Varrica,Vanna Brocca, Fabrizia Pratesi e Flavien Deltort,scrive con una giusta soddisfazione la stessa STOP VIVISECTION in un comunicato: “Nonostante i punti di divergenza sull’ impegno attualmente in corso per raggiungere questo fine,un clima di buona volontà e un proposito di collaborazione hanno caratterizzato l’importante evento,che per la prima volta nella storia porta il tema della sperimentazione animale ai più alti livelli politici”.
I promotori hanno proposto che venga messo un termine di 5 anni al periodo di transizione verso la totale scomparsa della sperimentazione sugli animali per le ricerche finalizzate all’uomo con l’impegno a istituire l’obbligatorietà l’obbligatorietà per i metodi di sperimentazione senza animali in ogni ambito in cui essi siano disponibili, come pure il loro finanziamento, il loro riconoscimento ovunque essi possano essere validati. Chiedono inoltre la correzione della loro procedura di validazione,che non può basarsi sul confronto con il modello animale(peraltro mai validato!),ma sul confronto con i risultati ottenuti sulla specie umana.
La seconda audizione (a porte aperte)si è svolta al Parlamento europeo,sempre lunedì 11 maggio, nel pomeriggio. 

L’audizione, organizzata da ben 4 commissioni parlamentari(AGRI, agricoltura-benessere animali;ENVI, ambiente-salute umana;ITRE, industria-commercio; e PETI, petizioni),ha visto una enorme partecipazione.Ma soprattutto, dopo che hanno parlato gli scienziati designati a descrivere l’iniziativa,Gianni Tamino,Claude Reiss e André Ménache,è stato tangibile il peso del successo che STOP VIVISECTION ha riscosso in Parlamento:di 29 interventi di deputati,16 sono stati a favore, 10 contrari e 3 neutrali.

E’ stato chiesto alla Commissione che vengano date quanto prima risposte certe sulla possibilità di mettere fine a queste inutili torture. Ma anche che vengano eliminate le forti contraddizioni attualmente esistenti nella direttiva 2010/63.

Del resto il superamento di questi test è fortemente voluto dai cittadini della Comunità europea quindi al parlamento non resta che prenderne atto e muoversi  in quella direzione e il primo importantissimo passo è che dalla direttiva venga cancellata:“La sperimentazione animale continua ad essere necessaria per la protezione della salute umana”.