24 luglio 2013

DELFINO "SFIGATO"

Lo sguardo intelligente e il muso simpatico, i volteggi e i giochi che compiono, rendono i delfini popolari a chiunque e quindi interessanti per il businness degli spettacoli, che li confina in spazi angusti per il vile dio denaro.
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I delfinari sono vere prigioni per i delfini che sono costretti a vivere tutta la vita in una scatola di vetro che si colora di nero una volta spenti i riflettori. La legge prevede che vi siano a disposizione di ogni animale almeno 80 mt quadrati, quando in natura le loro immersioni possono arrivare fino a 300 mt e il territorio da loro coperto arriva anche a 250/300 km. quadrati.
Una prigione con i lavori forzati, visto che l’allenamento è pressoché quotidiano e gli stessi addetti ai lavori hanno affermato di condizionare gli animali attraverso la deprivazione alimentare, ovvero la riduzione o l’annullamento della razione di cibo, nel caso in cui l’ordine impartito non sia stato correttamente eseguito.
Reclusione, stress dovuto dagli spettacoli, condizioni di vita rigidamente imposte si manifestano nei movimenti ripetitivi e stereotipati che colpiscono i delfini così come molte altre specie allevate in cattività.
Non sono rari fenomeni come il classico galleggiamento a ‘tappo’ di alcuni esemplari, malformazioni della pinna dorsale o episodi di improvvisa e violenta aggressività contro gli altri animali e contro gli addestratori.
La vita media si riduce a circa 5/7 anni confronto la vita media in natura che arriva fino a 40.
Questo dato è controcorrente persino per i difensori della cattività che dicono che molte volte in gabbia migliora la loro durata di vita, quindi la soluzione dovrebbe essere etica, continuare a rinchiudere gli animali e stravolgere la loro vita è crudele e non vi è motivo di farlo, indipendentemente dal metodo con cui sono addestrati, dallo spazio che hanno a disposizione o da quanto tempo resistono prima di morire.
I delfini che vengono rinchiusi sono stati catturati oppure sono nati in cattività, ma quest’ultima possibilità è un evento piuttosto insolito e con un elevato rischio di morte nei primi giorni di vita per i cuccioli di questa specie.
Per cui la maggior parte degli animali nei delfinari è stata appositamente scelta per questo scopo, alcune ricerche stimano che circa il 65% venga strappato al loro habitat nei mari del Senegal, Russia, Isole Solomon e Cuba e che il 50% degli animali non sopravviva alla cattura.
I gestori di queste strutture e la legislazione a riguardo si esprimono spesso in maniera ingannevole e fuorviante sull’argomento e utilizzano lo stesso stratagemma legale che garantisce agli zoo di continuare a rinchiudere migliaia di animali. Per legge difatti la detenzione dei delfini per fini commerciali, come quella di tante altre specie terrestri, sarebbe vietata in quanto animali a rischio estinzione.Una parte proviene dalle isole Taiji del Giappone, dove annualmente avviene la più grande matanza mondiale e da dove vengono grazziati i soggetti più forti e grossi, in grado di sopportare i terribili ritmi di allenamento , per essere venduti ai delfinari.
L'industria dell'intrattenimento, che ha sempre sfruttato questi mammiferi, per suscitare simpatie nel pubblico, per incassare consensi e denaro, sembra avere problemi per il prossimo futuro perchè la situazione  oggi fortunatamente sembra che stia cambiando, almeno nel panorama internazionale.
Paesi come l'India hanno vietato qualsiasi forma di spettacolo dichiarando moralmente inaccettabile la detenzione di cetacei a scopi d’intrattenimento.
Il Ministro Indiano va oltre  e nella comunicazione diramata per l'importante passo fatto dall'India afferma che i delfini «dovrebbero esser visti come ‘persone non-umane’ e di conseguenza avere i loro diritti specifici».
Il divieto riguarda «ogni persona, organizzazione, agenzia governativa, impresa privata o pubblica che abbia a che fare con l’importazione o cattura di una specie di cetacei allo scopo d’intrattenimento commerciale, esibizione pubblica o privata o interazione qualsiasi». Il comunicato ministeriale, rilasciato, non lascia margini di dubbio e d’azione sulla fine della possibilità d’imprigionare delfini e altri cetacei per far divertire gli esseri umani. 
L’India diventa così il Paese più grande al mondo ad aver messo fuori legge tale tipo d’intrattenimento, insieme a Cile, Costa Rica e Ungheria.
Ovviamente l'Italia è ancora molto lontana dall'adottare questo tipo di soluzioni e porre fini alla sofferenza dei delfini.




DELFINARI PRESENTI IN ITALIA


  • delfinario presso il parco acquatico Zoomarine, Torvaianica, Roma
  • delfinario di Rimini
  • delfinario presso lo zoo safari di Fasano (BR)
  • delfinario presso il parco Oltremare, Riccione (RN)
  • delfinario di Genova