di Stefano Bovone
I-care onlus ha messo a disposizione 4 borse di studio per
un valore di € 52.500 ciascuna, finalizzate alla ricerca biomedica e indirizzate
alle strutture che fanno uso di animali,per stimolare i giovani a trovare
alternative alla ricerca tradizionale.
Purtroppo il superamento dell’utilizzo degli animali nei test
è ancora molto lontano,visto che lo Stato ha previsto uno stanziamento di soli
52.000 euro per la ricerca “Cruelty free” anche se le disposizioni sarebbero
quelle di incentivare la ricerca che non fa uso di animali,più specie-specifico
e più scientifica rispetto quella ascientifica e fuorviante della vivisezione.
Da qui parte l’idea di I-care,sempre in prima linea nella
battaglia contro la sperimentazione animale,di finanziare 4 borse di studio con
un bando dal titolo “Riconversione dalla
sperimentazione animale a metodologie specie-specifiche per l’essere umano”
Gli assegni sono indirizzati a studenti singoli, anche
stranieri, o a gruppi di ricerca nel settore biomedico in strutture che
attualmente o direttamente o indirettamente usano animali e sono finalizzati a
coprire i costi di riconversione.
Qui di seguito il bando di concorso consultabile anche sulla
pagina Fb all’indirizzo http://www.urlin.it/12e07c
ASSEGNO DI RICERCA
"Riconversione dalla sperimentazione animale a metodologie
specie-specifiche per l'essere umano"
La raccolta fondi rIcerCARE, base portante del
progetto ITALIA SENZA VIVISEZIONE
Visti:
- il ricavato della raccolta fondi rIcerCARE
iniziata a novembre 2013;
- la prima edizione del corso teorico-pratico
"DARE UN SENSO AI METODI ALTERNATIVI ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE”, 24-25
settembre 2014, Genova;
- la Legge del 30 dicembre 2010, n° 240;
- la Legge del 13 agosto 1984, n°476 e successive
modificazioni;
- il Decreto del Ministro dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca del 9 marzo 2011, n°102;
- il Decreto Legislativo del 4 marzo 2014, n°26
attuazione della direttiva 2010/63/UE.
Considerati:
- lo sviluppo tecnologico che sta caratterizzando
il nuovo millennio;
- la specie-specificità del modello animale;
- la tendenza di parte della comunità scientifica
a indirizzarsi verso metodologie specie-specifiche per l'essere umano;
- la possibilità di ragionare in termini di
simulazione dell'organismo umano e non della singola cellula;
- il finanziamento nazionale stanziato per il
2014 per i cosiddetti metodi alternativi pari a un risibile e inutile 52.500
euro (D.L. 26/2014, art. 41, comma 2);
- il finanziamento nazionale stanziato per gli
anni successivi per i cosiddetti metodi alternativi destinato inaspettatamente
e unicamente agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e non ai tradizionali
centri di ricerca italiani;
- l'emanazione del seguente bando di selezione,
per titoli e colloquio, per il conferimento di n° 4 assegni di ricerca
nell'area delle scienze biomediche.
"Riconversione dalla sperimentazione animale
a metodologie specie-specifiche per l'essere umano"
Art. 1 - Obiettivo
- Gli assegni di ricerca sono destinati a singoli
ricercatori (anche stranieri) o gruppi di ricerca, in tutti i casi operanti in
strutture italiane autorizzati a svolgere ricerca biomedica, che attualmente
utilizzano metodologie che, direttamente o indirettamente, fanno uso di
animali.
- Gli assegni di ricerca sono destinati a coprire
i costi di riconversione per passare dalla sperimentazione animale a
metodologie specie-specifiche per l'essere umano.
- Gli assegni di ricerca non possono superare la
cifra di 52.500 euro l'uno per uguagliare, simbolicamente, l'intero
finanziamento nazionale destinato ai cosiddetti metodi alternativi del 2014.
Art. 2 - Conferimento dell'assegno.
- Ai selezionati, secondo le modalità indicate
nei successivi articoli, verrà conferito un assegno pari al 70% del costo di
riconversione a inizio progetto e il restante 30% alla fine.
- Gli assegni non sono cumulabili tra loro
all'interno dello stesso gruppo di ricerca.
- La data di inizio del progetto non deve essere
precedente al 1 giugno 2015.
- La data di fine del progetto non può essere
successiva al 31 maggio 2016.
- Eventuali rinnovi sono subordinati a una
positiva valutazione da parte dell'ente proponente della avvenuta
riconversione.
- Nei costi di riconversione è possibile inserire
una singola borsa di studio per il ricercatore che svolgerà il ruolo principale
nella riconversione.
- Nei costi di riconversione è possibile inserire
la partecipazione a corsi di formazione per il ricercatore che svolgerà il
ruolo principale nella riconversione.
- Con riconversione, relativamente alla
classificazione delle alternative delle 3R, si intendono esclusivamente
progetti di Replacement, non di Reduction o Refinement.
Art. 3 - Requisiti per l'ammissione
Per la partecipazione alla selezione sono
richiesti, pena l'esclusione, i seguenti titoli di studio e requisiti
curriculari:
- Laurea
- Curriculum scientifico-professionale idoneo
allo svolgimento della ricerca
Il possesso del titolo di dottorato di ricerca o
PhD o equivalente conseguito all'estero ovvero il titolo di specializzazione in
area medica costituiscono titolo referenziale ai fini dell'attribuzione degli
assegni.
I requisiti devono essere posseduti alla data di
scadenza del termine utile per la presentazione della domanda di ammissione
alla selezione.
Art. 4 - Presentazione delle domande e dei titoli
La domanda di partecipazione alla selezione dovrà
essere indirizzata a I-CARE EUROPE Onlus, via degli alberi 100, 22070, Fenegrò
(CO) e inviata a mezzo raccomandata con avviso di ritorno entro il giorno 30
marzo 2015 a pena di esclusione.
In caso di raccomandate ricevute oltre la data di
scadenza farà fede il timbro postale.
Nella domanda il candidato dovrà dichiarare sotto
la propria responsabilità:
- L'esatta denominazione del titolo del progetto
di riconversione;
- Le proprie generalità, la data e il luogo di
nascita, un recapito eletto ai fini della selezione, numero di telefono e
e-mail;
- la cittadinanza posseduta;
- I titoli accademici con l'indicazione
dell'istituzione che li ha rilasciati e della data di conseguimento;
- eventuali ulteriori titoli di studio posseduti;
- pubblicazioni e comunicazioni a congressi;
- obiettivo della ricerca in corso e descrizione
della sperimentazione animale attualmente utilizzata corredata da bibliografia
essenziale;
- le metodologie NON utilizzanti animali
identificate come migliorative per il raggiungimento dell'obiettivo della
ricerca;
- i costi necessari e sufficienti per il
completamento della riconversione o, quantomeno, una bozza, eventualmente da
perfezionare, di tali costi;
- l'eventuale richiesta di anonimato
relativamente alla pubblicazione online dei ricercatori vincitori degli assegni
di ricerca;
- dichiarazione, qualra vincitore dell'assegno
di ricerca, di rinuncia definitiva all'utilizzo di animali.
Sulla busta dovrà essere indicata chiaramente la
dicitura "Domanda di ammissione alla selezione per l'assegno di ricerca
Riconversione dalla sperimentazione animale a metodologie specie-specifiche per
l'essere umano"
Gli esiti della valutazione verranno comunicati
ai partecipanti entro il giorno 30 aprile 2015.
Art. 5 - Divieto di cumulo - Incompatibilità
L'assegno non può essere cumulato con borse di
studio a qualsiasi titolo conferite, tranne che con quelle concesse da
istituzioni nazionali o straniere utili a integrare, con soggiorni all'estero,
l'attività di formazione e di ricerca.
Art. 6 - Risoluzione
Qualora l'assegnista non prosegua l'attività
prevista dal programma di ricerca senza giustificato motivo verrà disposta la
risoluzione del contratto.
Qualora l'assegnista continui a utilizzare
animali verrà chiesta la restituzione dell'intera cifra fino ad allora versata.
Art. 7 - Recesso del titolare dell'assegno di
ricerca
Il titolare dell'assegno ha facoltà di recedere
dal rapporto in qualsiasi momento prima del versamento della prima rata.
Art. 8 - Norme finali e pubblicazione
Per quanto non previsto nel presente bando, si fa
riferimento alle vigenti disposizioni legislative e regolamentari in materia.