Dopo lo sconcertante episodio, per cui
stiamo valutando la possibilità di presentare esposto alla procura della
Repubblica, che ha visto la morte di alcune tartarughe ed alcuni pesci nel
laghetto davanti alla stazione, il Comune si è reso di nuovo protagonista
in negativo con la trovata di allontanare i cani dei Vigili Urbani
per cederli in comodato d'uso al carcere di Asti.
A parte il mero discorso economico, i cani
– Fox e Nitro - sono stati infatti acquistati dal Comune con i soldi dei
contribuenti e darli in comodato d'uso significa aver buttato via questi soldi,
non è stato chiesto ai cittadini come la pensino a riguardo.Ancor più grave il
fatto che sembrerebbe non essere stata tenuta minimamente in considerazione la
sofferenza e gli eventuali traumi che si potrebbero causare agli animali.
I due cani hanno vissuto in casa fino a
questo momento e non sono, dunque, più abituati alla vita di canile
che gli si prospetterebbe con il trasferimento ad Asti . Questa
situazione potrebbe provocare agli animali coinvolti una sofferenza
psicologica notevole.
Come associazione siamo contro ogni
acquisto, allevamento e sfruttamento di animali e facciamo un appello
all'Amministrazione per ridiscutere il futuro di questi cani, magari
trovando il modo di affidarli definitivamente in adozione ai loro
conduttori, che oltretutto già provvedono al loro mantenimento.
La situazione in atto conferma nuovamente
l’inopportunità che Enti ed Istituzioni comprino animali. Del resto,
i Comuni più attenti evitano questi acquisti proprio per evitare
sofferenze come quelle che si stanno prospettando per i due pastori tedeschi
della Polizia Municipale di Alessandria.
La storia di Fox e Nitro ci ricorda una volta di più quanto sia necessaria ed urgente una riforma legislativa che attribuisca agli animali lo status di esseri viventi senzienti e non di cose.
La storia di Fox e Nitro ci ricorda una volta di più quanto sia necessaria ed urgente una riforma legislativa che attribuisca agli animali lo status di esseri viventi senzienti e non di cose.
Lega per l'Abolizione della Caccia
Stefano Bovone