11 giugno 2013

"QUANDO LE API SCOMPARIRANNO ALL'UOMO RESTERANNO SOLO 4 ANNI DI VITA"

La famosa frase di Einstein ,forse mai pronunciata, potrebbe diventare realtà.
Una misteriosa malattia che da alcuni anni causa la morte in massa di api da miele in tutto il mondo, si e’ notevolmente aggravata negli Usa nell’ ultimo anno, annientando il 40 o 50 % degli alveari degli Stati Uniti e fino al 53% di quelli europei.
Pur non essendo ancora riusciti a capire quale sia l'effettiva causa di questa strage molti allevatori e ricercatori sono concordi a sostenere  che le cause vanno ricercate in nuovi pesticidi noti come neonicotinoidi, sull'inquinamento elettromagnetico e sui parassiti.
Senza api la nostra agricoltura sarebbe gravemente danneggiata, l’impollinazione sarebbe quasi del tutto assente, causando la scomparsa di molte specie vegetali e il crollo della produzione ortofrutticola con conseguenze devastanti per la civiltà umana.
Pomodori, mele, fragole, mandorle e molte altre colture – circa l'84% delle 264 specie coltivate in Europa - sono il frutto dell'impollinazione di insetti come api, bombi e farfalle. Senza impollinatori anche il cibo che mangiamo scomparirebbe o costerebbe molto più caro per agricoltori e consumatori! 
È stato stimato che il servizio di impollinazione naturale vale ogni anno circa 265 miliardi di euro.
Il PM Raffaele Guariniello della Procura di Torino ha studiato il fenomeno della moria di api ed ha concluso l’indagine incriminando la Bayer e la Syngenta rispettivamente produttori e distributori di potenti pesticidi a base di clothianidina.
I principi attivi di questi pesticidi mandano in tilt il sistema nervoso dei preziosi insetti che non riescono così a fare ritorno agli alveari e vanno incontro a morte certa.
L’accusa nei confronti della Bayer e Syngenta è danni al patrimonio zootecnico nazionale.
Negli anni duemila metà delle api sono scomparse e già in altri paesi la Bayer, potentissima multinazionale tedesca, leader in più settori (salute, agricoltura, polimeri, chimica) con vendite stimate oltre i 30 miliardi di dollari è stata chiamata in causa.
Secondo il Centro di ricerca sulle piante coltivate, 29 su 30 api esaminate erano morte dopo essere entrate in contatto con la sostanza incriminata, che insieme all’imidaclopride viene usata nella coltivazione della rapa, della barbabietola da zucchero e del mais.
I due insetticidi vengono esportati in 120 paesi, con il risultato che la Svizzera si è ritrovata con il 25% di api in meno,l’Italia e la Germania invece con il 50% degli alveari;in Francia in dieci anni sono morte 90 miliardi di api, con un calo della produzione di miele attorno al 60%.
Negli Stati Uniti c'e' stata una diminuzione del 50% di alveari ed è proprio negli Stati Uniti che si palesa la capacità corruttiva del gruppo grazie ad una nota interna dell’EPA, resa pubblica da WikiLeaks, la quale conferma che l’Agenzia Ambientale statunitense EPA ha ignorato gli avvertimenti dei suoi stessi scienziati, in aperta collusione con la Bayer, per autorizzare illegalmente la clothianidina, l’insetticida che ha consentito così al colosso della chimica di realizzare un business di 183 milioni di € (circa 262 milioni di $) nel solo 2009.
Questo colosso dal potere immenso, persino superiore a quello di molti Stati, opera in quattro distinti settori: salute, agricoltura, polimeri (plastiche, gomma sintetica) e chimica. Ha recentemente acquisito Aventis CropScience, la controversa industria di scienza dei raccolti, facendone una azienda cardine nello sviluppo, commercializzazione e vendita di organismi geneticamente modificati.
Con la sua massiccia partecipazione per oltre 125 anni in questi quattro settori chiave, la Bayer ha accumulato una notevole storia di crimini internazionali, che vanno dalla fabbricazione di sostanze mediche controverse (eroina, Ciproxin, Baycol), allo sviluppo di veleni e agenti chimici per uso bellico (Chlorine gas, Zyklon B e VX), all’utilizzo del lavoro forzato durante la seconda guerra mondiale, a numerosi casi di avvelenamenti, effetti collaterali e inquinamento ambientale, collegati ai suoi prodotti chimici e farmaceutici. 
Nel dicembre 2001 Multinational Monitor ha classificato la Bayer tra le prime dieci peggiori compagnie dell’anno.
Non c’è paese al mondo in cui la Bayer non sia presente. Le vecchie aziende sussidiarie della IG FARBEN, BASF, Bayer e HOECHST dominano tra le industrie chimiche europee e tedesche e hanno un fatturato annuo complessivo di 90 miliardi di Euro. 
Nessun governo, uomo politico o istituzione può sfuggire all’influenza di un blocco tanto potente.
Se vogliamo salvare le api, il primo passo è chiedere e ottenere l'eliminazione di questi pesticidi killer, prima che sia troppo tardi.