di Stefano Bovone
Il 27 gennaio in tutto il mondo viene celebrata la giornata della memoria,per non dimenticare la strage di persone compiuta dal governo nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Il 27 gennaio in tutto il mondo viene celebrata la giornata della memoria,per non dimenticare la strage di persone compiuta dal governo nazista durante il periodo della seconda guerra mondiale.
Quel 27 gennaio 1945 le truppe
sovietiche entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz,scoperchiando un vaso
di Pandora fino a quel momento tenuto nascosto,rivelando al mondo orrori fino a
quel momento inimmaginabili.
Non solo ebrei sterminati ma
anche sinti,rom,dissidenti politici,omosessuali, malati di mente,tutti
coloro considerati inferiori dall’ideologia razzista del
nazismo.
La giornata della memoria serve
proprio a questo,a non dimenticare mai,un monito per il futuro perché situazioni
del genere non si ripetano mai più.
Purtroppo tutto questo continua a
succedere sotto altre vesti,ogni giorno migliaia di animali vengono sterminati
in campi che ricordano quelli nazisti,sotto l’indifferenza delle persone,sotto
la scusa dell’essere solo animali,stessa identica scusa adottata dai tedeschi
nel periodo nazista.
L’origine etimologica del termine olocausto deriva dal greco antico e significa “bruciato interamente”, indicava
il rogo del corpo delle vittime animali immolate in onore di una divinità. Nuovamente
un esempio di come l’origine della sofferenza
umana trae spunto o “ispirazione” dalla sofferenza non umana.
Il giorno della memoria deve
essere un monito per ricordare tutti gli esseri viventi che hanno sofferto o soffrono per
una qualsiasi forma di prevaricazione,discriminati per essere diversi,ma con lo
stesso diritto alla vita di tutti.