A seguito del perdurante menefreghismo istituzionale dell’Amministrazione alessandrina, le associazioni animaliste della Provincia, si uniscono per chiedere a gran voce la Consulta delle Associazioni che trattano la Tutela e il Benessere degli animali. Quella Consulta che, dopo le promesse di varie amministrazioni susseguitesi negli anni, è stata deliberata nel 2011, per rimbalzare da amministrazione ad amministrazione, da assessore ad assessore, con il risultato che a distanza di 3 anni non è mai stata costituita.
La Consulta delle Associazioni per la Tutela e il Benessere degli animali non costituirebbe un costo per il Comune, anzi, sarebbe per esso un valore aggiunto, potendo avvalersi dell’esperienza di associazioni che operano sul campo da anni. Un valore che, probabilmente, non interessa che marginalmente al nuovo Assessore al Welfare Animale.
Le perplessità rilevate nel momento in cui è stata data la delega ad una persona che non aveva una conoscenza specifica delle problematiche che il Welfare Animale si trova ad affrontare ogni giorno, si stanno rilevando fondate. Una considerazione rafforzata dalle difficoltà che stanno emergendo dopo la scelta di accorpare l’Ufficio Tutela Animali, un tempo modello elogiato e copiato da tante Amministrazioni d’Italia, all’Ufficio Turismo, con il triste risultato di partorire una chimera per nulla fruibile dai cittadini che si trovano ad aver bisogno di relazionarsi con l’Ente Comunale rispetto a questi problemi. Cittadini che rivolgendosi all’Ufficio per la risoluzione dei problemi che pongono, si trovano di fronte operatori che non nascondono il loro imbarazzo nell’affrontarli, dovuto alla mancanza totale di formazione delle nuove responsabili del servizio.
Ci chiediamo, a questo proposito, se non sia il caso di avere una persona completamente dedicata a questo delicato servizio, come del resto è sempre accaduto.
Purtroppo, posta davanti alle richieste delle associazioni dell’intero settore, questa Amministrazione Comunale sceglie di non rispondere, ostentando un menefreghismo accompagnato ad una certa dose di incompetenza, che contraddistingue agli occhi degli alessandrini il suo operato in tutti i settori.
Non paga, l’Amministrazione del Sindaco Rossa, dopo essersi resa responsabile della morte di molti pesci e anfibi che vivevano nei laghetti cittadini, a causa di una totale mancanza di cura del bene pubblico (pensiamo al laghetto dei giardini della Stazione e a quello del Villaggio fotovoltaico), ora escogita di rimettere i pesci anche nel laghetto di C.so IV Novembre, al fine di “educare” i bambini delle scuole alessandrine. Meglio sarebbe stato, invece, iniziare una campagna di sensibilizzazione all’interno delle scuole stesse, sul rispetto degli animali, come previsto anche dal Regolamento Comunale, senza essere però mai stata progettata.
Alessandria, già stimata e considerata una città molto all’avanguardia nel rispetto e nella tutela degli animali, è rapidamente regredita di parecchi anni, registrando l’ennesimo primato negativo per cui assurgere alle cronache giornalistiche. Noi alessandrini siamo ormai rassegnati a questo, non potevamo aspettarci nulla di meglio anche per il servizio chiamato a tutelare gli esseri senza voce.
Nonostante tutto, ci vogliamo augurare che avvenga al più presto una svolta positiva per questo settore di nostra competenza ed interesse; che siano ripristinati in tempi brevi i servizi e gli insostituibili controlli degli ispettori ambientali.
Ricordiamo che, per legge, il Sindaco è il responsabile di tutti gli animali che risiedono sul territorio comunale, anche se spesso, forse, se ne dimentica.
Le associazioni LAC, Raccolta Alimentare, Animali, APA, OIPA, AgireOra, LEAL, SI.MA.BO.