di Stefano Bovone
Secondo quanto afferma lo studio svolto nell’università di
Lund, gli uccelli che si sono urbanizzati e vivono nelle città campano molto
meno dei loro parenti campagnoli.
Questo aumento della probabilità di morire giovani non è
dovuto ai pericoli che la città offre, bensì ad una modificazione del Dna
dovuta allo stress e così abbiamo cinciallegre che muoiono prematuramente a
causa dell’accorciamento dei telomeri che si trovano alla fine delle catene del
Dna.
In base a questo studio l’ambiente di sviluppo urbano
determinerebbe, più che la genetica stessa, la morte prematura nelle specie.
Sebbene la vita in città offra certi vantaggi, come il
maggiore accesso al cibo e la maggior sicurezza di non essere attaccati da
predatori, lo stress procurerebbe un’ invecchiamento prematuro e la morte,
afferma il biologo Pablo Salomon autore dello studio.
Chissà se succede la stessa cosa anche nell’uomo? Sicuramente
non traiamo nemmeno noi benefici dalla vita stressante che ogni giorno dobbiamo
affrontare e una vita agreste sarebbe sicuramente un toccasana per il nostro
fisico.