06 gennaio 2015

SCOPPIA IL BUSINNESS DEL CIBO VEGANO E DELL’ABBIGLIAMENTO “CRUELTY FREE”



di Stefano Bovone

Con 700.000 vegani solo in Italia e 7.000.000 di vegetariani  la rivoluzione vegana ormai ha raggiunto il grande business; se ne sono resi conto tutti,dalle lobby farmaceutiche alla grande distribuzione,ai politici stessi.

La crescita esponenziale dell’animalismo e dell’alimentazione etica e salutare  sta influenzando sempre più persone in tutto il mondo,trascinando dietro di se un cambiamento da parte dell’offerta che si sta adeguando ad accontentare un settore di  consumatori fino a pochi anni fa poco interessante e marginale.

Perfino la rivista di businness italiana più importante”Millionaire” se ne è accorta,dedicandole addirittura una copertina e uno speciale nel mese di settembre 2014,ovviamente non facendosi  portatrice di quei valori etici e animalisti che contraddistinguono chi fa una scelta del genere,ma suggerendo 10 modi di come sfruttare questa nuova tendenza.Il “vegan businness” è incominciato e prospetta affari milionari a chi saprà sfruttarlo.

Se fino a pochi mesi fa trovavi solo in pochissimi  supermercati  prodotti vegan,ora quasi tutta la grande distribuzione sta spingendo ad ampliare i reparti,pronti a soddisfare le richieste di un pubblico di consumatori ignorato fino a questo momento.

A questo punto le correnti animaliste/vegane si dividono,da una parte chi vede in tutto questo un nuovo modo per il capitalismo per  far soldi e accrescere il proprio potere, non servendo alla vera causa e pensa,magari anche a ragione,che non comporterà un cambiamento alla condizioni generali degli animali,quelle per cui sono state fatte tanti anni di battaglie e chi,invece,che questo sia un grandissimo passo avanti verso una società più etica,rispettosa e pacifista consapevole della sofferenza provata da migliaia di esseri viventi.

Io personalmente sono per optare per la seconda corrente di pensiero,anche perché mi sembra abbastanza necessario,per una popolazione sempre di corsa,aver la scelta al supermercato che frequenta senza doversi  preparare, sempre solo esclusivamente con le proprie mani,piatti che non prevedono l’uso di cadaveri;vivendo io da solo e non amando cucinare,trovo molto utile approvvigionarmi di cibi pronti o di rapida preparazione al bancone del supermercato,oppure andare nel negozio di abbigliamento e trovare la linea “Cruelty free”.

Qualunque cosa si pensi,comunque,su una cosa vi è certezza, il movimento per i diritti degli animali è in costante crescita e inizia ad avere veramente un peso nella società.

Starà a noi saper sfruttare tutto questo a vantaggio dei “senza voce” e del pianeta.

GO VEGAN !


Articolo della rivista Millionaire in pdf consultabile qui