16 gennaio 2015

CHE CIBO DARE AI NOSTRI AMICI CANI E GATTI? IL DILEMMA ETICO DEL VEGETARIANO


di Stefano Bovone 

Avere componenti del nucleo famigliare pelosi,per un vegetariano/vegano e dover pensare al loro approvigionamento di cibo,potrebbe diventare fonte di stress e frustrazione,a causa della scelta etica chiamato ad affrontare.

Quando si  decide di eliminare i prodotti animali dalla propria tavola e dalla propria vita ci si ritroverà prima o poi a rispondere alla domanda di come alimentare nel modo etico migliore i propri compagni non umani;una domanda che credo abbia afflitto tutti almeno una volta nella vita,sia come dubbio,sia come provocazione o curiosità rivoltaci da qualcuno e credo che tutti abbiamo dovuto trovare una risposta,la meno sofferta e la più coerente con noi stessi,ma sono convinto non assolutamente certa per nessuno.

Forse la risposta migliore che mi sia mai stata data è quella  di un amico che mi disse che il vero animalista non adotta animali,perché la salvezza di uno non riduce la sofferenza a livello globale,un punto di vista radicale,ma anche se risulta essere coerente con il pensiero antispecista,a lungo termine utopistico e irrealizzabile per chi difende i senza voce.

Per quanto mi riguarda,come tutti,ho cercato di dare una risposta al quesito,martellato da dubbi etici e di coscienza,tollerare l’utilizzo di altri animali per sfamare i nostri compagni o insistere su un alimentazione che non ne prevede l'uso anche per loro?


Se per il cane onnivoro,l’alimentazione vegana può essere la soluzione,a volte consigliata anche dal veterinario per combattere allergie e intolleranze, ammesso che la mangi,per il gatto carnivoro il dilemma diventa ancora più incalzante,per non parlare qualora adottassimo,per esempio,uno dei tanti serpenti abbandonati nei parchi o altri predatori.

Va tenuto comunque presente che il mangime vegetariano,o vegano,non va necessariamente sempre di pari passo con il concetto di naturalità ed ecosostenibilità.Infatti,più un mangime subisce trasformazioni e addizioni industriali,più facilmente si allontana dalle caratteristiche del prodotto originale.

Personalmente credo che la carne utilizzata nei vari mangimi sia comunque uno scarto degli animali uccisi per l’alimentazione umana e quindi non penso incida sul numero finale di animali morti,che verrebbero comunque uccisi per saziare i carnisti,almeno non ho trovato dati in merito.

Se un domani arriveremo all’abolizione totale dell’uccisione di animali per l’alimentazione umana allora affronteremo il problema di come alimentare i nostri compagni non umani,ma fino a quel momento,a mio parere,il gatto potrà tranquillamente continuare ad essere carnivoro e il cane onnivoro,prediligendo per il secondo vegetali e fibre per una questione salutistica,ma non dimenticando il necessario apporto proteico e vitaminico in base al tipo di vita che fa.