16 gennaio 2011

Malmenato dai cacciatori nel suo giardino

FREGONA 14 GENNAIO 2011. Due cacciatori finiscono nei guai per lesioni e tentata rapina. Si erano introdotti in una proprietà privata per cacciare e avevano aggredito il proprietario. Non contenti gli avevano rubato la macchina fotografica dove erano stati immortalati. Ieri sono stati denunciati dai carabinieri di Vittorio Veneto. A portarli sulle loro tracce proprio le immagini scattate. L'episodio risale al giorno dell'Epifania. Un giovane agricoltore di Fregona telefona ai carabinieri. Racconta di essere stato aggredito nella sua proprietà a Castion. L'agricoltore stava eseguendo dei lavori di manutenzione nel suo terreno agricolo. All'improvviso nota nell'area privata i due cacciatori. Li invita ad uscire dal fondo agricolo. Ma niente. Le due «doppiette» non vogliono sentir ragione e continuano la battuta di caccia. A quel punto l'uomo prende la macchina fotografica e inizia a immortalare i due intrusi. Che presi dalla rabbia lo malmenano. Il giovane è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale di Vittorio Veneto. Le ferite sono state giudicate dai sanitari guaribili in dieci giorni. Le indagini dei carabinieri scattano immediatamente. Dopo alcuni giorni viene ritrovata la macchina fotografica digitale. I militari la recuperano nei boschi grazie a un meticoloso sopralluogo. Proprio dalle immagini, gli uomini dell'Arma sono riusciti a dare un volto e un nome ai due cacciatori. Ieri sono stati denunciati in stato di libertà all'autorità giudiziaria. L'accusa è di tentata rapina in concorso e lesioni personali ai danni dell'agricoltore di Fregona. Un caso analogo era successo a Colle Umberto nel mese di ottobre. Un professionista era stato aggredito da due uomini che erano entrati nel giardino della sua abitazione per cacciare. Uno gli aveva puntato il fucile e l'altro lo aveva colpito alla mano con il calcio dell'arma da fuoco. Intanto il comando dei carabinieri di Vittorio Veneto sta intensificando l'attività di prevenzione attraverso il controllo delle armi e per verificarne la corretta manutenzione. I servizi preventivi e repressivi sono stati spostati anche verso i luoghi di caccia come le zone del Cansiglio. L'obiettivo è di poter prevenire eventi criminosi o disgrazie.( LA TRIBUNA DI TREVISO)