06 aprile 2015

EXPO 2015 NUTRIRE LA MAFIA AFFAMANDO IL PIANETA

di Stefano Bovone

Manca un mese ormai all’ apertura di Expo 2015 caratterizzato,fino a questo momento,principalmente dalle infiltrazioni mafiose,rilevate dalla Procura,nelle imprese appaltatrici incaricate di dar vita a questo eco mostro,che,tra le altre cose,non sarà nemmeno pronto per la data di apertura.

Dopo 4 anni dall’assegnazione dell’evento all’Italia,siamo indietro con i lavori in maniera imbarazzante,tanto che alcuni padiglioni verranno ultimati ad evento terminato.

Ma nell’Italia “del niente che funziona” questo non ci ferma e il Governo ha commissionato per la modica cifra di 1.100.000 euro delle bellissima sagome di cartone per ricordare ai visitatori come sarebbe stata l’area fieristica se fosse stata gestita da politici normali.

Non contenti della pessima figura fino adesso maturata si è pensato bene di annoverare tra i maggiori sponsor dell’evento,che ha come nome “Nutrire il pianeta”, Mc Donald’s e Coca Cola due tra le principali multinazionali con impatto ambientale più significativo al mondo.

Mc Donald’s è responsabile ogni anno della deforestazione di boschi e foreste per far spazio agli allevamenti intensivi, dello sfruttamento dei lavoratori e della morte di milioni di animali,ma una strategia di marketing  abilmente architettata ha permesso l’espansione di questa multinazionale in 40 paesi.

L’alimentazione che propone questa impresa è totalmente carente di sostanze nutrienti. Inoltre, questo cibo è conosciuto in tutto il mondo come “cibo spazzatura”.


Gli hamburger e i “nuggets” offerti da McDonald’s provengono da animali mantenuti in condizioni artificiali per tutta la loro vita: privati di aria libera e luce solare, vengono ammucchiati al punto da non poter allungare le zampe o le ali (nel caso dei polli), rimpinzati di ormoni per accelerare la crescita e di antibiotici per arrestare le molteplici infezioni,alle quali sono esposti,a causa delle insalubri condizioni che genera il sovraffollamento e vengono fatti ingrassare al punto che le zampe non sono più in grado di reggere il loro peso. 

Per la concessione del franchising, McDonald’s acquista a basso prezzo terreni che prima ospitavano boschi tropicali e li deforesta per consacrarli all’allevamento. Offre salari minimi ai suoi dipendenti,approfittando delle minoranze etniche e assumendo minori.
Ogni anno grazie anche a questa multinazionale viene abbattuta un’area di foresta amazzonica grande come la Gran Bretagna.

Per quanto riguarda Coca Cola una delle preferita del mondo o “il latte del capitalismo”,accumula querele e sanzioni in diversi paesi a causa delle gravi contaminazioni,delle cattive pratiche lavorative e per l’uso di acque non autorizzate.

Nella fase di produzione, la compagnia utilizza quasi tre litri di acqua per ogni litro di prodotto finito.Le acque di scarto sono costituite da sostanze inquinanti che la multinazionale deposita in luoghi protetti,come accadde in Colombia,situazione per la quale fu multata nell’agosto del 2012 dalla Segreteria Regionale per l’Ambiente del municipio di Bogotá.È stato dimostrato che la compagnia aveva scaricato acque residuali nell’Humedal de Capellanía,nella zona di Fontibón.

Il fatto è considerato un attentato contro un’area di speciale importanza e protezione ecologica.Il processo di inquinamento dell’Humedal de Capellanía iniziò con la scadenza del permesso di riversamento concesso alla multinazionale per cinque anni e con la non autorizzazione della Segreteria per l’Ambiente a rinnovare tale permesso.Successivamente,grazie a dei sopralluoghi tecnici, è stato verificato lo stato della rete fognaria di Coca-Cola e la realizzazione di discariche industriali,chiaramente non autorizzate.

Una situazione molto simile si è verificata in India nel 2005, dove un migliaio di manifestanti hanno marciato per chiedere la chiusura dello stabilimento vicino Varanasi.Denunciavano che tutte le comunità vicine agli stabilimenti di imbottigliamento Coca-Cola stessero subendo l’espropriazione delle loro terre e l’inquinamento delle falde acquifere.

Analisi tossicologiche hanno dimostrato la presenza di alte percentuali di pesticidi vietati come il DDT e,da “buoni vicini”,hanno distribuito i loro scarichi industriali ai contadini di Mehdigani dicendo che sarebbero serviti da “concime”.Il risultato è che oggi quei suoli sono sterili.

Come se non bastasse, la bevanda in questione, oltre a consumare acqua in eccesso,non apporta nessun elemento nutritivo, anzi, contiene alte concentrazioni di zucchero, uno dei fattori che maggiormente contribuisce all’obesità che colpisce sempre di più le popolazioni dei paesi in via di sviluppo,generando inoltre,problemi dentali. L’effetto dissetante è dato dall’acido fosforico.

Inoltre,la Coca-Cola è stata espulsa da diverse università (Atlanta,Toronto,California,Irlanda,Berlino);le bottiglie di plastica di Coca-Cola non sono di materiale riciclato, ma di plastica vergine;guida potenti gruppi di potere, si è opposta al trattato di Kyoto attraverso le sue lobby US Council for International Business e la Business Round Table,è riuscita a far modificare regolamenti nell’Unione Europea attraverso l’American Chamber of Commerce,è la fondatrice dell’International Life Science Institute che influenza molto la Fao e la Oms;la Coca-Cola contiene prodotti transgenici.

In conclusione invece di proporre un evento volto davvero al miglioramento del pianeta,promuovendo un’alimentazione sostenibile con un basso uso di proteine animali,ci siamo nuovamente prostrati ai poteri forti e abbiamo sperperato tonnellate di denaro pubblico.

W l’Italia!

Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2013/01/22/le-10-multinazionali-piu-pericolose-del-mondo-2/