di Stefano Bovone
Manca un mese ormai all’ apertura
di Expo 2015 caratterizzato,fino a questo momento,principalmente dalle infiltrazioni mafiose,rilevate dalla Procura,nelle imprese appaltatrici incaricate di dar vita a questo eco mostro,che,tra le altre cose,non
sarà nemmeno pronto per la data di apertura.
Dopo 4 anni dall’assegnazione
dell’evento all’Italia,siamo indietro con i lavori in maniera
imbarazzante,tanto che alcuni padiglioni verranno ultimati ad evento terminato.
Ma nell’Italia “del niente che funziona”
questo non ci ferma e il Governo ha commissionato per la modica cifra di 1.100.000
euro delle bellissima sagome di cartone per ricordare ai visitatori come
sarebbe stata l’area fieristica se fosse stata gestita da politici normali.
Non contenti della pessima figura
fino adesso maturata si è pensato bene di annoverare tra i maggiori sponsor dell’evento,che
ha come nome “Nutrire il pianeta”, Mc Donald’s e Coca Cola due tra le principali
multinazionali con impatto ambientale più significativo al mondo.
Mc Donald’s è responsabile ogni
anno della deforestazione di boschi e foreste per far spazio agli allevamenti
intensivi, dello sfruttamento dei lavoratori e della morte di milioni di
animali,ma una strategia di marketing
abilmente architettata ha permesso l’espansione di questa multinazionale
in 40 paesi.
L’alimentazione che propone
questa impresa è totalmente carente di sostanze nutrienti. Inoltre, questo cibo
è conosciuto in tutto il mondo come “cibo spazzatura”.
Gli hamburger e i “nuggets”
offerti da McDonald’s provengono da animali mantenuti in condizioni artificiali
per tutta la loro vita: privati di aria libera e luce solare, vengono
ammucchiati al punto da non poter allungare le zampe o le ali (nel caso dei
polli), rimpinzati di ormoni per accelerare la crescita e di antibiotici per
arrestare le molteplici infezioni,alle quali sono esposti,a causa delle
insalubri condizioni che genera il sovraffollamento e vengono fatti ingrassare
al punto che le zampe non sono più in grado di reggere il loro peso.
Per la
concessione del franchising, McDonald’s acquista a basso prezzo terreni che
prima ospitavano boschi tropicali e li deforesta per consacrarli
all’allevamento. Offre salari minimi ai suoi dipendenti,approfittando delle
minoranze etniche e assumendo minori.
Ogni anno grazie anche a questa
multinazionale viene abbattuta un’area di foresta amazzonica grande come la
Gran Bretagna.
Per quanto riguarda Coca Cola una
delle preferita del mondo o “il latte del capitalismo”,accumula querele e
sanzioni in diversi paesi a causa delle gravi contaminazioni,delle cattive
pratiche lavorative e per l’uso di acque non autorizzate.
Nella fase di produzione, la
compagnia utilizza quasi tre litri di acqua per ogni litro di prodotto finito.Le acque di scarto sono costituite da sostanze inquinanti che la multinazionale
deposita in luoghi protetti,come accadde in Colombia,situazione per la quale
fu multata nell’agosto del 2012 dalla Segreteria Regionale per l’Ambiente del
municipio di Bogotá.È stato dimostrato che la compagnia aveva scaricato acque
residuali nell’Humedal de Capellanía,nella zona di Fontibón.
Il fatto è considerato un
attentato contro un’area di speciale importanza e protezione ecologica.Il
processo di inquinamento dell’Humedal de Capellanía iniziò con la scadenza del
permesso di riversamento concesso alla multinazionale per cinque anni e con la
non autorizzazione della Segreteria per l’Ambiente a rinnovare tale permesso.Successivamente,grazie a dei sopralluoghi tecnici, è stato verificato lo stato
della rete fognaria di Coca-Cola e la realizzazione di discariche industriali,chiaramente non autorizzate.
Una situazione molto simile si è
verificata in India nel 2005, dove un migliaio di manifestanti hanno marciato
per chiedere la chiusura dello stabilimento vicino Varanasi.Denunciavano che
tutte le comunità vicine agli stabilimenti di imbottigliamento Coca-Cola
stessero subendo l’espropriazione delle loro terre e l’inquinamento delle falde
acquifere.
Analisi tossicologiche hanno
dimostrato la presenza di alte percentuali di pesticidi vietati come il DDT e,da “buoni vicini”,hanno distribuito i loro scarichi industriali ai contadini
di Mehdigani dicendo che sarebbero serviti da “concime”.Il risultato è che
oggi quei suoli sono sterili.
Come se non bastasse, la bevanda
in questione, oltre a consumare acqua in eccesso,non apporta nessun elemento
nutritivo, anzi, contiene alte concentrazioni di zucchero, uno dei fattori che
maggiormente contribuisce all’obesità che colpisce sempre di più le popolazioni
dei paesi in via di sviluppo,generando inoltre,problemi dentali. L’effetto
dissetante è dato dall’acido fosforico.
Inoltre,la Coca-Cola è stata espulsa da
diverse università (Atlanta,Toronto,California,Irlanda,Berlino);le
bottiglie di plastica di Coca-Cola non sono di materiale riciclato, ma di
plastica vergine;guida potenti gruppi di potere, si è opposta al trattato di
Kyoto attraverso le sue lobby US Council for International Business e la
Business Round Table,è riuscita a far modificare regolamenti nell’Unione
Europea attraverso l’American Chamber of Commerce,è la fondatrice
dell’International Life Science Institute che influenza molto la Fao e la Oms;la Coca-Cola contiene prodotti transgenici.
In conclusione invece di proporre
un evento volto davvero al miglioramento del pianeta,promuovendo un’alimentazione
sostenibile con un basso uso di proteine animali,ci siamo nuovamente prostrati
ai poteri forti e abbiamo sperperato tonnellate di denaro pubblico.
W l’Italia!
Fonte: http://www.informarexresistere.fr/2013/01/22/le-10-multinazionali-piu-pericolose-del-mondo-2/