Grazie ai Carabinieri un cacciatore con regolare licenza uso caccia, è stato denunciato per avere sparato a due cuccioloni di cane. Un altro, invece, è stato denunciato per omessa custodia del fucile da caccia. Un sequela infinita, quella dei cani e gatti impallinati, fino a ieri rendicontata nell’ultimo agghiacciante episodio riportato da GeaPress .
Difficilissimo, in genere, rintracciare gli impallinatori di cani. Questa volta le cose sono andate diversamente ed i Carabinieri hanno denunciato due cacciatori settantenni di Norma, in provincia di Latina. Ai militari, ieri mattina, giunge una segnalazione. Due cacciatori stanno ripetutamente sparando a dei cani e li stanno, altresì, inseguendo. Il Maggiore Luca Nuzzo, Comandante della Compagnia di Aprilia, dispone subito il servizio.
Appena i Carabinieri giungono sul posto, in una strada di campagna tra Norma a Cori, trovano due cagnetti di media taglia e tre giovani cani. Due di loro sono impallinati. Subito il soccorso dal Veterinario (i cani, per fortuna, si salveranno), mentre sul posto viene individuata una persona che, evidentemente, corrisponde alla segnalazione. Non ha armi e si qualifica come pastore che nulla sa dire dell’accaduto.
Fin dalle prime domande, però, il racconto non convince. I Carabinieri dispongono sia la perquisizione domiciliare presso l’abitazione nel centro di Norma, che l’interrogatorio in Caserma. Qui l’uomo confessa le sue responsabilità fornendo una versione dei fatti che appare ancora poco credibile: avrebbe sparato ai cani perchè minacciavano gli animali al pascolo. Secondo i Carabinieri, però, si trattava di piccoli cani, tipo media taglia. Tre dei cinque erano addirittura poco più che cuccioli.
Si scopre inoltre che il fucile è stato lasciato nei campi. L’arma, infatti, viene ritrovata occultata sotto il tronco di un albero. E’ un fucile da caccia a canna sovrapposta di marca “Franchi”, dal quale sono stati espolsi ben cinque colpi. Appartiene ad un’altra persona che viene rintracciata. E’ un pastore che vive in quei luoghi ed è amico del primo cacciatore nonché anch’egli in possesso di regolare licenza uso caccia.
L’impallinatore di cani è stato denunciato a piede libero per maltrattamento aggravato di animali (la legge contro i maltrattamenti di animali non prevede l’arresto in flagranza di reato) ed esplosioni pericolose. La seconda persona, invece, è stata denunciata per omessa custodia di arma da fuoco. I Carabinieri hanno altresì proposto all’Autorità competente il ritiro del porto d’armi.(GEAPRESS)