22 novembre 2010

Il 'Bosco Bandito' della Riserva naturale di Palanfrè (CN)

Palanfrè è un piccolo e suggestivo borgo della Valle Vermenagna. Si raggiunge in auto salendo da Cuneo in direzione Colle di Tenda. Giunti a Vernante, si gira a destra e si risale la Val Grande.
Il villaggio è circondato da grandi boschi di faggio tra cui il 'Bosco Bandito', chiamato così perchè già a partire dal 1700 ne fu vietato il taglio per proteggere l'abitato dalle valanghe. In questo modo sono sopravvissuti esemplari secolari di faggio (Fagus Sylvatica) che possono essere ammirati ancora oggi facendo una bella passeggiata.
Dal piazzale-parcheggio, si imbocca un sentiero che sale a lungo fino ai pascoli Pianard, alle pendici dell'omonimo monte e della retrostante Rocca d'Orel. Quando la pendenza si fa meno sostenuta, si entra nel bosco misto e si prosegue a mezza costa fino a una sterrata, che si attraversa per imboccare un sentiero a destra. Dopo breve salita si entra nel Bosco Bandito, al cospetto di alberi monumentali. Si cammina in discesa ai margini del bosco, tenendo sempre la destra fino a ridiscendere in prossimità di Palanfrè: qui si incontra il sentiero che sale verso i laghi degli Alberghi e il monte Frisson, quindi, seguendolo a sinistra in discesa, si torna al punto di partenza.

Tempo di percorrenza: 1,30 ore circa
Dislivello: 200 metri