La Lega
Abolizione Caccia, in data 23/07/2013, ha presentato un esposto alla
Procura della Repubblica del Tribunale di Alessandria, riguardante lo
spargimento di esche velenose per la derattizzazione in città.
“Come
risaputo ormai dagli innumerevoli articoli comparsi sulla stampa locale e come
è possibile osservare nelle varie aiuole o parchi di Alessandria, la gestione
della derattizzazione in città non è stata sicuramente compiuta con
l’attenzione del buon padre di famiglia, che sarebbe doverosa quando si
eseguono interventi del genere, per garantire il pieno rispetto della salute
pubblica” - afferma Stefano Bovone, delegato della Provincia per la Lac.
Bovone
intende proseguire nel suo impegno perché siano accertati i fatti ”..proprio
per salvaguardare la salute di persone ed animali. Per primi in Alessandria,
nel 2008, abbiamo iniziato come associazione ad occuparci del tema delle esche
avvelenate. Ai tempi furono sparse sicuramente non
dall’ente pubblico, pertanto oggi abbiamo deciso di chiedere l’intervento
della Procura per far luce sulla vicenda, anche per poter rispondere ai tanti
cittadini che ci contattano preoccupati.
Disperdere
nell’ ambiente sostanze velenose senza controllo oltre a violare
l'ordinanza del Ministero della Salute del 10 febbraio 2012 nell’ art. 1 comma
3 e il Regolamento Tutela Animali del Comune di Alessandria, è pericolosissimo
e rischia di generare anche una catena di vittime tra la fauna selvatica
regolata dal naturale ruolo preda / predatore e patrimonio indisponibile dello
Stato. Tra l'altro ci piacerebbe capire, anche, come sia possibile, a seguito
delle dichiarazioni sui quotidiani, che siano state recuperate 400 carcasse di
topi, visto che questo tipo di esche dovrebbe avere un effetto di reazione di
2/10 giorni ed è quindi impossibile trovare il cadavere vicino all'esca, ma sopratutto
come sono state smaltite visto l'ingente quantità?"
“Qualora si
ravvisassero reati, come associazione, ci costituiremo parte civile” conclude.