09 febbraio 2011

Tiro al bersaglio sul cagnolino


Pallino è pieno di pallini. Di piombo. Il nome gli è stato dato proprio per questo.
E’ salvo grazie ad un automobilista di Campobasso, che percorreva la strada a scorrimento veloce nella zona industriale di Termoli (CB).
Pallino era grondante di sangue, si trascinava ed era sul ciglio della strada: l’automobilista ha chiamato i volontari dell’Associazione La Casa di Snoopy di Campomarino. Pallino è stato quindi soccorso e portato da un  veterinario.
Ancora una volta volontari e privati che si accollano oneri (mai gli onori!) proprii della pubblica amministrazione e della pubblica sanità.
Il fattaccio è avvenuto il 5 febbraio scorso, ora Pallino sta meglio, ricomincia a camminare, segue una terapia e si sta riprendendo dalla shock.
Lo scellerato tiro al bersaglio è avvenuto in una zona densamente trafficata, la zona industriale appunto.
Pallino non può essere definito “vittima di uno sbaglio di un cacciatore” perchè la caccia è chiusa! Ma l’alternanza cacciatore/bracconiere/cacciatore miete vittime tutto l’anno. Senza tregua.
La storia di Pallino, però, non è unica nel suo genere.
Il 19 gennaio scorso due settantenni sono stati denunciati dai Carabinieri di Norma (LT), avevano esploso diversi colpi di fucile in direzione di un gruppo di cani randagi, ferendone due .
A maggio scorso gli agenti del Commissariato di San Giovanni a Teduccio di Napoli, trovarono, all’interno di una vecchia fabbrica dismessa, corpi di cani e gatti crivellati di colpi. Erano stati usati per provare le armi.(GEAPRESS )