19 gennaio 2011

Con la testa piena di pallini di piombo


Si potrebbe provare a contarli, come i mitici fagioli di Raffaella Carrà. Forse in tal maniera si approccerebbe l’autore dell’inqualificabile gesto. Oppure emetterebbe una grassa risata scherzando sul fatto che al controllo aereo tutti gli allarmi suonerebbero. Di certo, ammesso che ne abbia, la residuale sensibilità si farebbe fatica a trovargliela. Qualche giorno addietro puntò il fucile da caccia sul muso di Lucky e via una scarica di pallini di piombo.
Da dove è saltato fuori Lucky? Nessuno lo sa. I canili della zona sono impegnati in contenziosi con i Comuni. Questi ultimi, però, in almeno un caso, hanno un Comandante della Polizia Municipale veramente eccezionale. Quando lo hanno chiamato il Comandante di Sant’Agata dei Goti (dove è stato trovato il cane),  in provincia di Benevento, si è precipitato. Ha cercato un posto dove portare Lucky. Niente.Poi alla Clinica Veterinaria del dott. Palumbo, anche lui da annoverare, fosse solo per la disponibilità, tra i salvatori di Lucky.
A trovare Lucky, rannicchiato sul bordo della strada,  è stato Dario Desiderio. Si è dato subito da fare per gli aiuti, mentre Teresa Zeppetella sta aiutando per la degenza. Grazie a Dario si è messa in moto tutta la macchina dei soccorsi. Lavoro da volontari, pagato di tasca propria tra mille sacrifici.
All’inizio  credevano che a Lucky gli avessero incatramato gli occhi. Non avevano, prima d’ora, mai visto una cosa così orrenda. Poi il referto veterinario. Il “catrame” è il sangue di Lucky, mentre il naso distrutto è dovuto ai pallini. Non è la prima volta, dicono all’Ambulatorio. Lucky deve subire  delicate operazioni e le ferite al naso gli fanno malissimo. Molti pallini rimarranno per sempre con lui. Impossibile toglierli per la delicatezza degli organi colpiti. Il suo torturatore ha ben centrato. Poi la vista. Forse in un occhio è persa, ma almeno l’udito sembra tornare. Teresa accudisce ogni giorno il cane.
Ora che un poco si è ripreso – racconta a GeaPress – cerco di farlo camminare. L’altro giorno ha fatto pure degli scalini. Appoggia il musetto sulla mia gamba, si indirizza verso il gradino, ed a poco a poco inizia a salire. Sono convinta che andrà sempre meglio. E’ Lucky stesso che lo fa capire. Rispetto ai primi giorni – aggiunge Teresa – non ci sono paragoni“.
Lucky continuerà ad essere accudito. Deve passare ancora una visita oculistica e non è ancora detto che non debba essere operato un’ultima volta al naso, anche se la funzionalità è ripresa bene. Gli odori li sente. I primi giorni, invece, era un problema.
Quando lo abbiamo portato dal Veterinario – spiega Teresa Zeppetella – di mangiare non ne voleva sapere. Beveva un poco d’acqua. Onestamente abbiamo creduto che potesse non farcela. La cosa che più ci colpisce è come possa ancora avvicinarsi all’uomo. Non avete idea di come ci vuole bene, nonostante tutto quello che gli hanno combinato“.
Teresa e Dario non sanno da quanto tempo il cagnetto avesse atteso ai bordi della strada. Difficilmente, conciato in quella maniera, si sarebbe potuto muovere e già è una fortuna che non sia finito sotto le ruote di una macchina in transito. Probabilmente lo hanno lasciato lì e poi gli hanno sparato, oppure qualcuno ha fatto il tiro a segno perché proprio nei pressi di quella strada è avvenuta la disgrazia di incontrare un cane che forse si è anche fidato di un richiamo.
Lucky ora cerca adozione. Siamo certi che in nostri lettori, come già successo, sapranno dare una mano anche a Lucky. Per mettersi in contatto con Dario e Teresa vi è la solita mail di GeaPress. ( info@geapress.org ).  (GEAPRESS)