03 dicembre 2010

Galceti, sequestrato il centro Tozzi accusato di maltrattamenti


PRATO - Il Centro di scienze naturali di Galceti (Prato) trasformato - secondo l’accusa - in un luogo dove gli animali venivano maltrattati. Per questo è stato sequestrato dalla procura di Prato. Le accuse sono: maltrattamenti verso gli animali, esercizio abusivo della professione veterinaria, possesso di armi e munizioni non denunciate, attività venatoria illegale. I destinatari sono Gilberto Tozzi, direttore del Centro, e altre tre persone, tra cui la moglie e il figlio.
«Un’inchiesta dolorosa», l’ha definita il procuratore Piero Tony, ricordando l’affetto e il rispetto che circondano il Centro. «Per questo siamo andati con i piedi di piombo affidando le indagini a Polizia Provinciale e Corpo Forestale. E le accuse si sono rivelate fondate». L’indagine era partita dalle segnalazioni di alcuni volontari. Il Centro di Scienze Naturali è noto in Toscana e in Italia per il suo lavoro di tutela delle specie animali e per l’esperienza nel recupero degli animali selvatici feriti o di specie esotiche ritrovate nel territorio. Durante la perquisizione sono stati trovati mangimi per animali ritenuti non idonei, rondelle di liquirizia e merendine, spesso scadute, insieme a medicinali non per uso veterinario.
Accertata la presenza di cinque trappole, azionabili dall’ufficio e dalla casa del direttore che gli inquirenti ipotizzano fossero usate illegalmente per piccoli volatili, ipotesi suffragata anche dal ritrovamento di 240 storni con la testa spaccata all’interno di congelatori. Sequestrate anche due carabine, una modificata con l’aggiunta di una pila elettrica per l’utilizzo notturno, e 113 munizioni a palla non denunciate. Nel Centro sarebbe stato evidenziato un generale degrado, il commercio di tartarughe oltre alla mancata denuncia di animali esotici. Dopo il sequestro, rapaci e rettili sono stati portati in un’altra struttura, mentre gli animali non trasportabili come gli ungulati sono passati alle cure dirette del Comune, unico socio della Fondazione.(CORRIEREFIORENTINO.IT)