12 dicembre 2010

Cacciatori di frodo puntano i fucili contro due guardie

CAMAIORE. Stavano cacciando di frodo all’interno del Parco delle Apuane. E, quando sono stati scoperti, per garantirsi una via di fuga hanno imbracciato i fucili puntandoli minacciosamente contro le guardie della polizia provinciale che avevano chiesto loro i documenti. Ma Luca Moriconi, 44 anni, e il figlio Piero, 22 anni, hanno fatto poca strada e sono stati arrestati. È accaduto non lontano dal passo del Lucese, sopra Gombitelli, una zona boschiva dove la caccia è proibita. Una pattuglia della polizia provinciale, sentendo degli spari, ha deciso di intervenire. E, nei pressi di una Citroen Saxo, ha trovato Luca Moriconi con un fucile per la caccia al cinghiale e un cane da caccia. Quando le guardie gli hanno intimato di fermarsi, l’uomo ha reagito imbracciando il fucile. E, poco dopo, si è aggiunto anche il figlio Piero che ha puntato un secondo fucile da caccia. I due si sono poi allontanati in auto. Subito dopo - con l’ausilio di alcune pattuglie dei carabinieri - in poco più di un’ora padre e figlio sono stati rintracciati.  Ma i guai maggiori sono iniziati successivamente, quando i carabinieri hanno perquisito l’abitazione dei due a Camaiore, ma soprattutto un annesso agricolo nei pressi di Gombitelli di loro proprietà. Qui i militari hanno infatti trovato nascosto un arsenale fatto di sette fucili (alcuni da caccia, altri di provenienza bellica), due pistole (una colt 49 e una 9x21), circa trecento cartucce e una bomba a mano. E questo malgrado il padre non avesse alcun porto d’armi e il figlio ne possedesse soltanto uno per il tiro a volo. Luca e Piero Moriconi sono stati arrestati.  Ieri mattina padre e figlio sono stati condotti in Tribunale. Ma, dopo la convalida degli arresti, i legali hanno ottenuto dal giudice il rinvio per termini a difesa. Se ne riparlerà il 20 dicembre. Luca Moriconi resta in carcere, mentre il figlio Piero h avuto i domiciliari. C.V.


il Tirreno — 07 dicembre 2010   pagina 14   sezione: TOSCANA