30 novembre 2010

Maxi operazione delle Guardie WWF di Salerno. I bracconieri erano tutti cacciatori con regolare licenza.


Ce ne fosse stato uno solo che avesse abusato del buon nome dei cacciatori. Un solo bracconiere insinuatosi tra i lindi cacciatori bloccati ieri nel corso di una maxi operazione delle Guardie del WWF di Salerno. Ed invece no, erano tutti cacciatori-bracconieri. Infatti, i seguaci di Diana sorpresi dalle Guardie WWF nei pressi dell’ invaso dei San Berniero (SA), erano tutti forniti di regolare porto d’armi ad uso caccia e relativo tesserino per l’attività venatoria. Solo che questa veniva espletata con l’ausilio di richiami acustici, mezzi di caccia vietati dalla legge. Non solo. I richiami acustici elettromagnetici, riproducenti il verso di numerosi uccelli acquatici, erano sistemati nei pressi di un appostamento non autorizzato. Gli uccelli venivano inoltre attirati con l’ausilio di una sessantina di stampi, ovvero sagome di uccelli acquatici che ingannano, congiuntamente ai versi del richiamo elettromagnetico, gli uccelli selvatici portandoli letteralmente a tiro di fucile del cacciator bracconiere comodamente appostato. Per i tre cacciatori in atto di bracconaggio la denuncia all’Autorità Giudiziaria, oltre al sequestro dei tre fucili, le munizioni, i tre richiami acustici e la sessantina di stampi.
Oltre venti Guardie del WWF avevano battuto la zona appostandosi di notte nel comprensorio utilizzato dai cacciatori. A coadiuvarli, nelle successive fasi di sequestro e denuncia, i Carabinieri di Santa Cecilia.
Tutto concluso? No. Le Guardie del WWF continuavano la loro attività verbalizzando diversi altri cacciatori per inadempienza al rispetto delle norme di sicurezza, per l’esercizio della caccia in prossimità di strade e abitazioni, serio pericolo per l’incolumità pubblica, nonché per la mancata annotazione degli obblighi relativi a trascrizioni sui tesserini di caccia.
E dire che pochi giorni addietro, sempre le Guardie del WWF di Salerno, avevano individuato, anch’esso in attività di caccia non consentita e per questo verbalizzato, un noto esponente venatorio locale, nonché membro della Commissione provinciale che rilascia gli appositi permessi di caccia (vedi articolo GeaPress).
Una documentazione fotografia sull’uso degli stampi per la caccia agli uccelli acquatici, sempre con ausilio di richiami elettromagnetici, è disponibile su GeaPress nell’articolo dedicato all’intervento del Corpo Forestale dello Stato nel Delta del fiume Po (vedi articolo GeaPress). (GEAPRESS)