10 aprile 2016

ASL VETERINARIE RIMBORSI MAGGIORATI PER LE STERILIZZAZIONI PER I POCHI COMUNI CHE LE FANNO


di Stefano Bovone 


In Italia spesso accade che i servizi vengono pagati più volte dagli e agli stessi enti, questo succede per esempio per le sterilizzazioni feline eseguite dalle ASL veterinarie e pagate dai Comuni.

In Pratica cosa succede: i Comuni hanno l’obbligo di sterilizzare le colonie feline, avrebbero forse sarebbe il verbo più appropriato perché in molti Comuni d’Italia non si pongono nemmeno il problema e non lo fanno, pagando un contributo alle ASL veterinarie che compiono il lavoro.

Un contributo che, però, non si limita solo alle spese vive, ma viene calcolato forfettariamente considerando anche la prestazione veterinaria.

Il veterinario di servizio 24 H è un servizio obbligatorio che noi cittadini paghiamo già alle ASL quindi il contributo dovrebbe essere solo ed esclusivamente per le spese vive e quindi costare pochi euro non 70 o 80 come spesso o sempre accade.

Inoltre le ASL incassano anche le contravvenzioni elevate per la cattiva gestione degli animali e non le versano ai Comuni, come invece sarebbe logico fare,  in quanto dovrebbero essere soldi destinabili, appunto, a coprire i costi per il servizio di vigilanza, di cattura e di gestione delle strutture comunali quali canili, gattili o rifugi.

Con una situazione simile e la quasi normale cattiva gestione all’italiana dei Comuni, da parte di politicanti interessati non alla res publica ma res privata (intesa come loro interessi personali), abbiamo un servizio sterilizzazioni che non funziona in maniera ottimale e uno sperpero inutile di denaro pubblico.

Tutto questo dovrebbe essere regolamentato dalle Regioni che sono quelle che hanno competenza in materia, purtroppo sono argomenti che non producono guadagni immediati per gli amministratori e quindi di pochissimo interesse generale se non per addetti ai lavori e associazioni.

Come sempre viva l’Italia!