16 novembre 2010

Campi golf: Legambiente, un approccio da colonia

ROMA, 17 SET - ''Questo riempirsi di campi da golf mi sembra piu' un approccio da colonia che da un paese con grandi risorse nella natura, nel territorio, nelle opere d'arte e nei centri storici''. E' la posizione del vicepresidente di Legambiente Sebastiano Venneri sull'approvazione di un apposito disegno di legge. ''Per rilanciare il turismo - prosegue Venneri - penso che l'Italia abbia altre frecce nel suo arco prima di scimmiottare, ad esempio, Marbella''. Oltre alle perplessita' sulle eventuali ricadute economiche della nuova normativa, il dirigente di Legambiente ribadisce la sua contrarieta' sull'aspetto ambientale:''Gia' ad aprile - spiega -, al momento della presentazione del disegno di legge, avevamo manifestato tutta il nostro disappunto nei confronti di un'iniziativa che, dal nostro punto di vista, era un evidente tentativo di spianare la strada al cemento nelle aree protette. Perche' i campi da golf, almeno quelli che si realizzano in Italia, piu' che green sono grigi di cemento, nel senso che, normalmente, sono un escamotage che gli Enti Locali, i Comuni utilizzano per nuove cubature laddove non erano previste a servizio del campo da golf. Non abbiamo niente contro il golf; la sfida e': realizziamo campi da golf senza un metro cubo in piu'. E' paradossale che proprio nell'anno della biodiversita' si incentivi la realizzazione di strutture ricettive nelle aree protette''.(ANSA). PR